ANDAR PER ACQUE... Fossano e i suoi canali

Ladies and Gentlemen, benvenuti!
Oggi vi racconto un'iniziativa proposta dal nuovo gruppo del FAI di Fossano (CN) durante le giornate del FAI d'autunno (14 ottobre 2018) e preceduta da un convegno (6 ottobre) sull'argomento: "Fossano e i suoi canali".
Ignorante sull'argomento e/o troppo giovane per averne memoria, ho partecipato a entrambe le giornate!

Il FAI
Sebbene sia molto conosciuto mi sento in dovere di spendere due parole sul FAI, ovvero Fondo Ambiente Italiano.
I gruppi FAI sono formati da volontari che si occupano dell'educazione e dell'istruzione della collettività alla difesa dell'ambiente e del patrimonio artistico e monumentale. La loro attività è volta alla tutela e alla valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico, della natura e dell'ambiente e alla promozione della cultura e dell'arte.



Fossano e i suoi canali

Durante il convegno presso il Salone d'onore della Cassa di Risparmio di Fossano tramite gli interventi del dott. Luca Bedino (Archivio Storico della Città di Fossano) e l'arch. Antonio Mellano abbiamo scoperto aspetti storici e architettonico-ambientali relativi ai corsi d'acqua della città di Fossano e quale influenza abbiano avuto sullo sviluppo industriale del territorio.


Un po' di storia...
Nella seconda metà del '400 la città di Fossano era solcata da una fitta rete di bealere, canali e fossi d'irrigazione e i suoi terreni erano adatti alla coltivazione del riso (praticata fino al XVI secolo).
Nel 1560 il duca Emanuele Filiberto affidò all'architetto Ponzello un importante progetto: il naviglio ducale, ovvero un canale che avrebbe dovuto consentire il trasporto del sale (prezioso per le casse ducali) via acqua da Cuneo a Casalgrasso.
Nel 1568 vennero stipulati accordi con la città di Bra che avrebbe partecipato all'opera versando una somma consistente. Poco dopo anche Centallo entrò nell'accordo.
Il naviglio stava così divenendo un'opera di ingenti proporzioni per via del livellamento necessario del terreno, della creazione di un percorso adatto per gli animali da tiro che avrebbero dovuto riportare la chiatta controcorrente; questo significava anche compromettere mulini e attività locali.
Il progetto originale non venne mai attuato, ma si concretizzò la nuova bealera di Bra, volta ad incrementare l'irrigazione delle coltivazioni e le attività locali.
Per maggiori informazioni storiche potete consultare il blog del dott. Luca Bedino: www.historiafoxani.it .
Dall'analisi delle mappe storiche...
Non è una novità che fin da epoche remote i corsi d'acqua abbiano influito sulla opere di ogni civiltà: Fossano, nel suo piccolo non è da meno.
Tramite l'analisi di mappe rappresentanti il territorio fossanese, l'arch. Mellano ha messo in evidenza come a partire dalla prima metà del '500 fosse già indicata una bealera che confluiva nel fiume Stura. Attraverso la Planimetria della città redatta nel 1883 dal catastaro Diego Scaraffia si legge molto bene il reticolo di canali attorno ai quartieri sud-ovest della città, dove si trovava la maggior parte degli opifici e delle fabbriche (ad esempio la Cartiera risalente al 1670 e il molino Bergesio).


L'industria serica ebbe un grande sviluppo a Fossano: nella seconda metà dell'800 si registravano ben due filatoi e quattro filande!

Domenica 14 ottobre la giornata si è svolta, invece, all'aria aperta, procedendo per un percorso di sei tappe in diversi punti significativi lungo i corsi d'acqua. Qui, oltre a trovare totem esplicativi, siamo stati accolti da guide volontarie che ci hanno inondato di informazioni!
Si parte dalla tappa punto d'incontro di due canali provenienti da due fiumi diversi: Stura (che ha origine nella zona della Bastita di Murazzo) e Mellea (che ha origine dal torrente Grana).


Si prosegue verso il canale più importante per l'economia fossanese, l'Urbanetto, fonte d'energia per i mulini e le industrie. Qui è visibile anche il lavatoio usato dalle lavandaie del Borgo Romanisio a partire dalla seconda metà dell'800.


Alla terza tappa abbiamo raggiunto il famoso naviglio del Duca o Canale di Bra di cui si era parlato già durate il convegno.


Ho già raccontato di industrie, mulini e coltivazioni, ma i canali servivano pure alle lavandaie, che con le loro mani di fata (titolo della quarta tappa) screpolate e deformate dall'artrite, lavavano in ginocchio su un asse di legno portata da casa.
Sul muretto a lato del ponte rimane un'epigrafe, oggi poco leggibile, che testimonia che il naviglio del Duca è stato voluto da Emanuele Filiberto e inaugurato nel 1568.



Il tratto di canale della quinta tappa, sotto le mura della città, era usato come acqua potabile e per irrigare orti e giardini, dal XIX come risorsa elettrica della Filanda Chicco, del Biscottificio e altri stabilimenti.



Giunti all'ultima tappa ci troviamo davanti a una scultura (realizzata da Marina Pepino, artista fossanese): sebbene possa ricordare una lavandaia, rappresenta l'artista Camile Claudel che, come le lavandaie e tante altre donne, ha lottato, per tutta la sua vita, contro la difficoltà della sua ricerca nell'arte.
Da qui il naviglio del Duca continua la sua strada passando sull'altopiano del Famolasco, irrigando gli orti di Cervere e terminando la sua corsa negli orti di Bra, da cui prende la denominazione popolare canale di Bra.


Non posso che essere soddisfatta di queste giornate che ho trovato molto istruttive e interessanti!
Cosa ne pensate? Avete già partecipato a delle iniziative promosse dal FAI sul territorio?
Fatemi sapere tutto nei commenti!



Vi auguro...
Tante belle cose!!!
Lady Aivlis

Commenti

  1. Articolo interessante e davvero approfondito, è sempre un piacere venire a spasso con te attraverso il tuo blog!!
    Queste iniziative sono davvero un'occasione unica per svelare il passato del proprio territorio. Un modo per ri-scoprire i luoghi che vediamo tutti i giorni, e che diamo per scontati. Di certo la prossima volta che vedrò uno dei canali della tua bella città, li guarderò con occhi diversi ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, sono contenta che ti sia piaciuta "la gita fotografica"!
      Per apprezzare il mondo che ci circonda non possiamo non conoscerne la storia^^

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

SOVRANE ELEGANZE Residenze Sabaude tra arte e moda

Esmeralda Pin Up