DOPPIO SENSO. Visioni e inalazioni eno-culinarie

Ladies and Gentlemen, benvenuti!
Oggi vi parlo di una mostra che unisce in maniera originale l’arte e il profumo del buon cibo!
Ho potuto assistere all’inaugurazione della mostra DOPPIO SENSO al Mùses e ringrazio ancora per l’invito.

DOPPIO SENSO. Visioni e inalazioni eno-culinarie


Dove:Palazzo Taffini d’Acceglio, via Sant’Andrea 53, Savigliano (CN)
Periodo: dal 21-06-2018 al 30-09-2018
Info: info@musesaccademia.it; www.musesaccademia.it
Tel:0172 375025
Orari: dal martedì alla domenica, 10:00 – 13:00; 14:00-18:00
Biglietto intero: Ingresso compreso nel biglietto MÚSES (7 euro individuali, 5 euro per gruppi)

La location
Palazzo Taffini è un palazzo seicentesco di Savigliano che ospita il Mùses, Accademia Europea delle Essenze. È un museo interattivo che attraverso arte, storia e tecnologia permette al visitatore di conoscere le erbe aromatiche del Piemonte e la storia delle erbe officinali e delle essenze.



La mostra
Il titolo è “DOPPIO SENSO. Visioni e inalazioni eno-culinarie" perché va a riunire opere d’arte (artefatti- oggetti, quadri, disegni) e profumi entrambi ispirati al cibo e al vino atti a stimolare la vista, ma anche l’olfatto dei visitatori.
La mostra è, infatti, divisa in due parti (senza un ordine obbligatorio tra le due). La sezione delle “visioni”, comprende i lavori di sei artieri subalpini – artisti, illustratori, designer- connessi in qualche modo al mondo eno-gastronomico. L’altra parte, quella delle “inalazioni”, presente nella sala degli Dei, comprende una serie di “olfattori” in vetro di Murano contenenti profumi dalle “essenze appetitose”.


Visioni
Coloro che espongono provengono dalle varie province piemontesi, in particolare Cuneo, Biella, Novara e Torino. Di seguito vi racconto alcune opere che mi hanno particolarmente colpito.
Luisa Bocchietto con la sua installazione, “Co.ol.fatto”, invita i visitatori non solo ad guardare, ma anche ad avvicinarsi e annusare le tele, come scrive lei: “non credere sempre e soltanto a ciò che vedi, fidati anche di ciò che senti”. Il risultato è sorprendente!



Corrado Bonomi, presente durante l’inaugurazione, travestito da pizzaiolo dipingeva pizze su richiesta, su cartoni da pizza della pizzeria, da lui intitolata, “PIZZERIA BELLEARTI”.
Io non ho potuto fare a meno di ordinare una pizza, dipinta sul momento, con l’origano come tocco finale!


Altre sue opere esposte sono scatole di acciughe, tonni e sardine svuotate, dove sul fondo oro vengono raffigurati pesci colorati.


Titti Garelli, che ho avuto il piacere di incontrare durante l’inaugurazione, ha messo in mostra delle tele raffiguranti delle Regine neogotiche che rappresentano le principali eccellenze piemontesi eno-culinarie.
Moscatella Dessert Queen, è una damina abbigliata alla moda del ‘700 che rappresenta il moscato, come indicato dai grappoli d’uva che ornano l’abito e dalla coppa che tiene in mano. Il moscato è un vino dolce e ce lo ricordano i deliziosi pasticcini fra i capelli.


Seguono la Barolo Queen, vestita in rosso come il colore del rinomato vino e con una vistosa corona che va a sottolineare l’eccellenza piemontese del barolo; la Borgognona Queen, vestita in nero come il celebre vino; Annalisa Blackberries Queen, il cui riferimento alla raccolta delle more risale all’infanzia dell’artista.


Roberto Necco propone un progetto che va a coinvolgere anche il senso dell'udito. La sua installazione sonora No taste no smell consiste in tracce registrate presso la cucina del ristorante Del Cambio di Torino. Il rumore, come lo definisce lui stesso, delle cucine è parecchio forte. Vi lavorano decine di persone dai cuochi ai lavapiatti, che non condizionati da una telecamera, si sono comportanti come se fosse una normale serata.


Inalazioni
Passiamo ora alla seconda parte, quella dei cosiddetti profumi gourmand sia per i loro nomi sia per le essenze che contengono: si va da un effluvio di pancetta con il Bacon Soap a deliziose fragranze ispirate a golosi dessert fino ad altre più inaspettate come quella chiamata Sushi.
Il visitatore può divertirsi ad annusare i vari profumi, intervallando le annusate ai chicchi di caffè che riequilibrano il nostro olfatto e ci permettono di apprezzare ogni nota delle fragranze.


Per concludere posso dire che, personalmente, ho trovato la mostra piacevole e originale. La consiglio a visitatori di ogni età desiderosi di qualcosa di diverso rispetto a un classico museo.
Partecipando all’inaugurazione ho avuto la possibilità di parlare e complimentarmi con alcuni dei protagonisti che hanno esposto le loro singolari opere, un vero piacere!
Avete mai partecipato a inaugurazioni di mostre o musei? Avete mai desiderato di poter parlare con autori di opere d’arte? Se sì, quali? Fatemi sapere nei commenti!



Vi auguro...
Tante belle cose!!!
Lady Aivlis

Commenti

  1. Questa primavera sono passata per caso davanti a Palazzo Taffini, e non ho potuto fare a meno di dare una sbirciata al cortile interno... sembrava un'oasi dentro la città, bellissimo! Ma è soprattutto l’intento del museo ad avermi colpita, perchè è raro avvicinarsi all’arte con l’olfatto. Un accostamento sensoriale inedito!
    Sono contenta che tu sia riuscita a partecipare all’inaugurazione e parlare direttamente con gli artisti. E' sempre un arricchimento: per esperienza, dopo si guardano le opere da tutto un altro punto di vista!

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  2. Hai ragione, il cortile interno è proprio un gioiellino!
    Quando passi da Savigliano ti consiglio di andare a vedere sia mostra sia museo, ne vale davvero la pena!

    RispondiElimina

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