UN COLLEZIONISTA DI MODA

Ladies and Gentlemen, Benvenuti!
L’argomento di oggi riguarda il mondo della moda, come da rotazione abituale qui nel blog, si tratta di una mostra interamente dedicata ai vestiti. Passeggiando per le sale si incontrano solo manichini che indossano abiti di varie fatture, accessori e riviste di moda! Un paradiso per signore e signorine… meno per uomini fuori settore, che come il mio fidanzato, potranno lasciarsi sfuggire qualche sbadiglio!

UN COLLEZIONISTA DI MODA. Abiti e documenti dalla raccolta di Francesco Campidori

Dove: IL FILATOIO, via Matteotti, 40. Caraglio (CN)
Periodo: dal 06-07 al 16-09-2018. Dal giovedì alla domenica
Orari: Giovedì, venerdì, sabato 14:30- 19. Domenica e festivi 10-19.
Biglietti: intero 8€, ridotto 5€.
Info: info@fondazionefilatorio.it, www.filatoiocaraglio.it
Tel: 0171618300

La location
Il Filatoio Rosso è il più insigne monumento storico culturale di Archeologia Industriale in Piemonte, unico ad essere qualificato tale.
Fu realizzato in soli due anni (1676-1678) ad opera dell’architetto Ducale Amedeo di Castellamonte e Giò Francesco Galleani nominato dal Duca di Savoia Carlo Emanuele II supervisore Ducale dell'industria serica. Comprendeva sia una parte abitativa sia quella per la produzione della seta.
Attualmente, dopo numerose opere di restauro, il filatoio è adibito a museo per far conoscere la sua storia a un pubblico sempre più vasto che arriva anche per visitare le numerose mostre al suo interno.


La mostra
Il collezionista di moda di questa mostra è Francesco Campidori (Fiesole,1984) che dal 2001, spinto da una forte passione, comincia a raccogliere abiti e accessori.
La collezione, conservata a Firenze, è per lo più dedicata al Novecento con particolare attenzione al periodo tra gli anni '50 e '90, sebbene non manchino abiti dei primi anni 2000.
Abiti e accessori presenti spaziano da pezzi di alta moda a quelli prêt- à- porter e, diversi tra loro, seguono il solo gusto personale di Campidori. I numerosi acquisti presso privati o mercatini antiquari sono rigorosamente datati attraverso un approfondito lavoro di ricerca bibliografica tramite riviste, volumi, cataloghi e documenti cartacei e digitali (alcuni di essi presenti nelle vetrine della mostra).


Una parte consistente della raccolta è dedicata alla giacca. Il collezionista, influenzato dal lavoro del modellista di abbigliamento femminile (ovvero colui che traduce e sviluppa il progetto stilistico grazie a un cartamodello) riconosce l’importanza tecnica di alcuni di questi capi. La costruzione delle spalle, l’abbottonatura, la lunghezza, la sagoma del collo e le tasche caratterizzano nel tempo e nello spazio ogni giacca, persino più del colore.


La scelta dei capi, in questa mostra, ma mi permetterei di dire nella nostra vita quotidiana, avviene attraverso la loro forma. Si può giocare con la forma e il taglio di ogni abito ad esempio con un drappeggio, uno scollo inedito, una spalla definita (anni ‘80) o delle maniche a kimono.


Passeggiando per le sale ci si chiede chi possono essere state le donne che hanno indossato questi abiti, sicuramente la maggior parte di esse, come il nostro collezionista, avevano buon gusto!


Terminata la visita con lo stesso biglietto era possibile vedere anche altre due mostre presenti al filatoio: Dialoghi di fili e Alchimie, davanti alla bellezza di quelle opere gli sbadigli del mio accompagnatore sono notevolmente diminuiti.


Per concludere, non posso che consigliare questa mostra a tutti gli amanti della moda e degli abiti femminili. Mi spiace di averla vista solo a fine periodo e di non aver avuto la possibilità di parlarne prima. Vi segnalo che sabato 15 settembre (domani) alle 17 ci sarà una conversazione con il collezionista, Francesco Campidori in persona.
Ora lascio la parola a voi, vi sono piaciuti gli abiti di questa mostra? Vi piacerebbe/ sarebbe piaciuto visitarla o preferite vedere così tanti vestiti solo quando fate shopping? Aspetto i vostri commenti!



Vi auguro...
Tante belle cose!!!
Lady Aivlis

Commenti

  1. Già mi avevi incuriosito tantissimo con le foto!! Sai quanto sono felice di poter leggere qualcosa di più su questa mostra (e in più ci hai regalato qualche retroscena anche sul Filatoio, di cui personalmente non conoscevo l'origine!)
    Adoro il taglio "quotidiano" degli abiti di questa mostra.
    Gli abiti d'epoca hanno il loro indubbio fascino, ma questi hanno quel tocco moderno che li rende (quasi) da tutti i giorni! Merita di sicuro anche una lode la sezione giacche, per accostamenti di sagome e colori davvero riusciti!
    Insomma, noi signore non possiamo che apprezzare ;)

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    Risposte
    1. Sono contenta di averti reso felice, il Filatoio ha il suo fascino come le mostre temporanee che ospita.
      Non posso che darti ragione, il tocco moderno di questi abiti faceva venire persino voglia di provarli^^

      Elimina

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