Review Tour: At World's End- Wanted Pirates

Ladies and Gentlemen, benvenuti!
Come promesso in passato, ecco un nuovo Review Tour. Il libro protagonista della recensione di oggi è At World’s End- Wanted Pirates di Sabrina Pennacchio che mi offre la possibilità di parlare sul blog di un’avvincente storia ambientata in mare aperto con terribili pirati!


Autore: Sabrina Pennacchio
Titolo: At World’s End – Wanted Pirates
Editore: WritersEditor
Copertina flessibile: 15€
Genere: azione, avventura
Data di uscita: 11 marzo 2018
Trama: «Nel frattempo, prenderò il tuo tesoro più prezioso, signor generale» XIX Secolo - Oceano Atlantico Alcuni narrano che Calico Jack, il più temuto fra tutti i pirati, sia stato giustiziato in Giamaica molti anni orsono; altri narrano, invece, che questi sia tornato dal mondo degli inferi dopo un accordo con Satana, per continuare a terrorizzare i mari indisturbato. Eppure, nonostante ciò che si vocifera, un giorno un uomo che tutti conoscono come il temuto Calico Jack, rivendica la taglia sulla sua testa, lanciandosi in uno spietato attacco alla nave della Marina Britannica, per rapire la figlia del generale di ritorno dai paesi d'oriente.

A recensire questo romanzo, come vi ho già accennato, non sarò sola, ma molte colleghe blogger diranno la loro tramite recensioni e tappe blog tour dove si approfondiranno alcune tematiche.
Di seguito vi lascio i nomi dei blog che ospiteranno l’evento.


In breve
Racconti di pirati, complici forse i film di quelli de “I Caraibi” incuriosiscono sempre e anch’io non sono rimasta immune al loro fascino.
La storia, che inizia subito con un arrembaggio e un rapimento in perfetto mood piratesco, è sicuramente molto avvincente e, senza svelarvi nulla, posso affermare che si mantiene tale fino alla fine.
La narrazione è in terza persona e il narratore alterna il punto di vista e le azioni dei vari personaggi.
Il linguaggio è semplice e, purtroppo, sono presenti alcune ripetizioni e refusi. A parer mio, un’opera del genere si poteva prestare all’utizzo di uno stile più “piratesco” con modi di dire propri di chi va per mare, esclamazioni insolite e termini tecnici marinareschi.

I personaggi
Marina Charlotte Surcouf giovane di 23 anni, è la figlia del generale della Marina Britannica Robert Surcouf; è una donna colta e intelligente – è di ritorno dall’Oriente dove ha studiato per 3 anni – pronta ad assecondare la volontà del padre sposando l’amico d’infanzia Jean Read, ma con un caratterino deciso e una lingua tagliente.
Il suo tratto distintivo è la chioma di capelli rossi e, l’autrice, -forse desiderosa di una birra fresca 😃😃 - ce lo ricorda spesso riferendosi a lei come la rossa.
Calico Jack capitano trentenne della nave pirata Tempesta dei Mari, ha una taglia sulla testa, che desidera far sparire; su di lui si vocifera che abbia fatto un patto con Satana, oppure più semplicemente, che non sia il vero pirata morto anni prima, ma un impostore che ha preso il nome. Qualunque sia il suo segreto, egli fa di tutto per custodirlo soprattutto durante il periodo di prigionia di Marina in cui si troverà a stretto contatto con lei.
Come ogni pirata è spietato, irruento e rude.
Jean Read, 25 anni, militare della Marina Britannica e promesso sposo di Marina Charlotte. Autoritario e determinato, è molto innamorato della ragazza e non vede l’ora di sposarla.



Chi mi segue da tempo sa della mia passione per i vestiti e soprattutto che quando trovo descrizioni di abiti nei libri mi piace riportarle nelle mie recensioni.
Vorrei, innanzitutto, farvi riflettere sulla condizione di prigionia, non solo riferita alla reclusione fisica, ma anche all’impossibilità di decidere cosa fare, cosa mangiare e pure cosa indossare!
Senza fare grossi spoilers, vi posso anticipare che la prigionia di Marina durerà diverso tempo, e, come potrete immaginare un ostaggio non ha tempo a fare la valigia prima di partire… così la nostra eroina dovrà adattarsi e non poco!



Nel romanzo sono riportati tre cambi d'abito di quel periodo, che probabilmente sono anche gli unici.
Oltre alle descrizioni vi lascio anche delle immagini che ho trovato sul web (Pinterest) che possono ricordare i look riportati.
Il primo vestito che Marina ha occasione di indossare risale al primo porto che incontrano durante la loro rotta. La ragazza momentaneamente lasciata in custodia a una terza persona, chiede di poter fare un bagno approfittando dell’assenza dei temibili pirati; lì una signora molto gentile la sorprende con un abito pulito.

[...] Si sgranchì le braccia e solo in quel momento la minuta donna entrò nuovamente in bagno: fra le mani uno splendido abito del colore delle pesche con rifiniture in perle bianche alla vita e al petto. Non era molto accollato come quelli che solitamente portava lei – sicuramente apparteneva ad una delle cortigiane –ma il solo pensiero che quella signora si fosse preoccupata tanto per lei, la commosse. Non era di certo facile trovare una simile cortesia, soprattutto dopo un rapimento.


Il secondo completo che è costretta ad indossare proviene direttamente dall’armadio di Calico Jack che si rende conto della poca praticità degli abiti lunghi di lei.

«Trovate qualche mio abito nell’armadio. Arrangiatevi alla meglio ed indossatelo. Le vesti che portate solitamente vi sarebbero solo d’impiccio». «P–pantaloni?!» Marina arrossì visibilmente a quell’ordine. «Indossare i vostri abiti?» Era a dir poco indecente tutto ciò! Ma perché voleva umiliarla ancora di più? «Non pote–!» «Vi voglio pronta fra dieci minuti al massimo». […] Al contrario delle sue aspettative, però, la donna si fece trovare da lui nelle vesti richieste. Marina aveva dovuto scavare davvero poco in quei pochi abiti che si ritrovava a bordo per prendere i primi stracci che le erano capitati a tiro. Perché di stracci di trattava: un pantalone nero abbastanza stretto ma gonfiato nei punti delle cosce dove, presumeva, lei avrebbe indossato ugualmente la biancheria che usava solitamente, e ciò rendeva quelle belle gambe che si ritrovava non molto appetibili – una fortuna, date le circostanze, in effetti – e una camicia avorio che non aveva neanche infilato nei pantaloni.

Il terzo outfit è sicuramente quello più pittoresco, comprato da Jack apposta per Marina.

Le diede le spalle prima di avvicinarsi al baule posto accanto al letto e aprirlo, prendendone un vestito tipico delle rare donne pirata che aveva visto nella sua vita da bucaniere: corpetto che lasciava intravedere le pieghe del seno, lasciando scoperto persino l’ombelico, con maniche lunghe che si allargavano sino ai polsi dopo un rigonfiamento sulle spalle che lasciavano in parte scoperte; dei pantaloni rigonfi che andavano a restringersi lì dove si presumeva sarebbero andati degli stivali alti. Tutto color beige e nero. In realtà, […] Calico aveva pensato di prendere qualche ricambio per la rossa, qualcosa che non fossero solo quei due stracci che aveva da quando l’aveva rapita e da quando avevano lasciato Hampton. In più aveva pensato che fosse consono per girare senza la costrizione di quelle manette che, in alcuni luoghi, davano troppo nell’occhio, […]. Poi sì, d’accordo, le aveva preso quegli abiti anche per prenderla in giro e provocarla un po’. […] La ragazza si asciugò i residui di lacrime, prima di tornare a guardare quelle vesti con fare disgustato: quante scollature… fin quanto in basso voleva gettarla? Beh, almeno sembrava aver avuto la gentilezza di comprarle qualcosa di pulito […]

Come avete potuto notare gli abiti che Marina si ritrova ad indossare non sarebbero mai stati scelti da lei in persona.
A nessuno però interessa se un ostaggio si sente a suo agio con i vestiti imposti e la nostra protagonista è costretta a far buon viso a cattivo gioco.

Spero che questa storia di pirati vi abbia entusiasmato quanto me!
Vi invito, come sempre, a visitare gli altri blog partecipanti al Review Tour per sapere altre opinioni, ma anche curiosità sui personaggi e sull’ambientazione.
Come avrete notato dagli ultimi post review sto cercando di variare un po’ il genere dei romanzi che recensisco (elenco completo qui), vi può piacere come idea?
Siete abitudinari e restate fedeli al vostro genere letterario preferito o anche a voi piace cambiare?




Vi auguro...
Tante belle cose!!!
Lady Aivlis

Commenti

  1. Devo ammettere che non sono mai stata un'amante delle storie di pirati, ma variare ogni tanto riserva delle piacevoli sorprese!
    E come sempre la formula book&look è vincente: abiti azzeccatissimi per le descrizioni tratte dal libro!

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    Risposte
    1. Grazie mille! Book&Look è una rubrica che mi è sempre molto cara ^^

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