I materiali della moda. Il cotone

I materiali della moda!

La rubrica che racconta da cosa sono composti abiti e accessori!



Ladies and Gentlemen, benvenuti!
Continuano gli appuntamenti con la rubrica "I materiali della moda!", la scorsa volta abbiamo parlato della rafia ( link qui), protagonista di oggi è un materiale molto conosciuto e utilizzato: il cotone!
Sul blog della collega blogger Fashionandbook il protagonista della rubrica L'ABITO BUONO (link qui) è la T-shirt ovviamente realizzata in cotone!

Il cotone

Si tratta di una delle principali fibre tessili di natura vegetale, chiamate così perché si ricavano proprio da alcuni tipi di piante. In particolare, il cotone, è ricavato dalla peluria che avvolge i semi del genere Gossypium, in particolare G. hirsutum e in minor misura, G. barbadense. I semi sono coperti da peli unicellulari lunghi 25-55 mm.


La fibra di cotone, al microscopio, appare nastriforme, con avvolgimenti a spirale che sono frequenti e regolari nelle fibre di buona qualità. Carina vero? A me ricorda i nastri per danza acrobatica aerea, e a voi?


Non ci crederete, ma la lana al microscopio è ancora più particolare, ne parleremo con l’arrivo del freddo 😉
Non mi dilungherò sulla composizione chimica, né sulla sua struttura, ma sappiate che per la maggior parte il cotone è costituito da cellulosa, così come la carta!
Originario dell’area indiana, delle regioni tropicali e subtropicali dell'Africa e delle Americhe, fu importato in Europa (sembrerebbe proprio in Sicilia) dagli arabi intorno all'anno mille, ma si dovette attendere diversi secoli per una diffusione del tessuto nel continente, al punto che per tanti anni fu considerato un prodotto di lusso, al pari della seta!
Sebbene non sia più così prezioso come un tempo, ancora oggi, è uno dei materiali più confortevoli a contatto con la pelle, tanto che io stessa prima di acquistare un capo, di fronte a un’etichetta 100% cotone tiro un sospiro di sollievo😀.
Attualmente i paesi nei quali si produce maggiormente il cotone sono la Cina, l'India, gli Stati Uniti, il Pakistan e il Brasile. La qualità del cotone non è sempre la stessa, ad esempio in Egitto e negli Stati Uniti si produce un cotone pregiato, mentre quello prodotto in India è un cotone più grezzo.
La produzione, come potrete immaginare, si è evoluta nel tempo; la raccolta, che anticamente si praticava soltanto a mano (come si continua a fare nei paesi più poveri), è possibile anche tramite una macchina "aspiratrice" che va a raccogliere le capsule contenenti il cotone.
Dopo la raccolta, i semi passano nella macchina sgranatrice, che elimina tutto ciò che è da scartare: foglie, polvere, terra. Viene separata la fibra, che viene raccolta in grandi balle dalle quali un'altra macchina ricava segmenti lunghi qualche centimetro. Questi vengono poi raccolti e arrotolati per formare fili, che possono essere usati per ottenere tessuti. Seguono, infine, fasi di lavorazione diverse a seconda del prodotto finale che si vuole ottenere.



Attualmente i tessuti di cotone sono ampiamente utilizzati sia nel campo dell'abbigliamento che in quello dell'arredamento: dal denim al fustagno, dalla spugna alla maglina; senza dimenticare che in filo di cotone troviamo anche matassine per il ricamo, spolette per il cucito e gomitoli per il lavoro a maglia o uncinetto!
Le potenzialità creative con questo materiale sono innumerevoli, personalmente ho realizzato diversi progetti in cotone sia per quanto riguarda l'abbigliamento sia per quanto riguarda gli accessori per la casa...e alcuni presto li troverete sul blog!

In conclusione spero che anche questa puntata della rubrica "I materiali della moda!" vi sia piaciuta, vi invito a leggere l’articolo sulla LA T-SHIRT IN COTONE sul blog di Fashionandbook (qui) e a raccontarmi nei commenti se amate indumenti in cotone o preferite le fibre sintetiche.
Per quanto riguarda la t-shirt, ormai è talmente diffusa che chi di noi non ne ha almeno un paio nell'armadio?
A me piace indossarle durante i miei viaggi e a voi?





Vi auguro...
Tante belle cose!!!
Lady Aivlis

Commenti

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Un materiale ottimo, é affascinante vedere la struttura a microscopio! Hai proprio ragione, sembrano i nastri per le danze acrobatiche! Anch’io amo il cotone per i viaggi, soprattutto quando sono nella natura (anche se a volte la fibra sintetica é comoda perché non si stropiccia tanto nella valigia). Però non ho potuto fare a meno di pensare a un risvolto un po’ triste mentre leggevo della sua coltivazione... della storia triste dei tanti bambini schiavi che negli Stati Uniti raccoglievano con le loro manine il cotone per produrre il pregiato cotone americano! Colpa del mia passione per Via col Vento e per la Capanna dello Zio Tom 😂 Fa riflettere come spesso ci sia una storia di sofferenza dietro a cose tanto belle! Non vedo l’ora di leggere anche della seta che é sia legata sia nostro territorio sia al paese che sarà casa mia per qualche mesetto!!

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    1. Sono contenta che ti sia piaciuta la foto al microscopio!
      Grazie che hai parlato della parte più triste della coltivazione del cotone, fino all'ultimo ero indecisa se parlarne o meno... ed ecco che è stata almeno citata nei commenti!
      Devo mettermi al lavoro con la seta allora, non vorrei farti rimanere a bocca asciutta :-)

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  3. Ecco di nuovo la mia rubrica preferita!
    Bellissima l'immagine al microscopio ;)

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    1. Dopo solo la seconda puntata affermi già che è la tua rubrica preferita? Mi riempi il cuore di gioia!!!
      L'immagine al microscopio è una "chicca" che non ho voluto tenere per me, mi fa piacere che sia stata apprezzata ;-)

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